sabato 17 maggio 2014

E tutto il resto appresso/2 - Intervista a Mauro Cao





Come promesso nei giorni precedenti, ecco la seconda intervista relativa al libro E tutto il resto appresso, sempre all'interno della galleria di autori Tunué che abbiamo incontrato al Comicon di Napoli. Dopo gli autori Alessandro e Francesca Di Virgilio (l'intervista la trovate QUI), stavolta è il turno del disegnatore Mauro CaoUna breve conversazione, sufficiente però a farci conoscere la sua grande passione per il Judo. Non solo un'arte marziale, non sono uno sport olimpico, per Mauro è soprattutto un percorso educativo.
Buona Lettura!


Vuoi raccontarci di come è nata la tua collaborazione a questo volume?
Con Francesca e Alessandro c'è grande affetto e stima reciproca. Francesca la conosco praticamente da quando era bambina. Lei ha sempre apprezzato molto i miei disegni, quindi per me è stato come veder crescere una sorella minore. Quando mi hanno inviato il soggetto, ho subito riconosciuto quanto fosse nelle mie corde. Adoro raccontare i sentimenti intimi e i movimenti del cuore. Questo non perché non sia interessato a ciò che mi circonda, ma perché ho sempre ritenuto più interessante raccontare l'interiorità. Quindi oltre al rapporto alla base che ho con entrambi, ho trovato molto bello proprio il racconto di Francesca. Mi sono sentito subito di accettare la sfida. Dal punto di vista della narrazione, non sono esattamente un "cliente facile".
Chi lavora con me sa che deve concedermi molta libertà. Una volta ricevuta la sceneggiatura, ovviamente creo lo storyboard, soprattutto per trovare il ritmo della narrazione. Francamente, non sono molto incline a rispettare tutte le indicazioni che mi vengono fornite.
Volente o nolente, aggiungo sempre del mio.





A quale progetto stai lavorando attualmente? Ha qualcosa a che fare col tuo rinomato amore per il Giappone?
Il mio amore per il Giappone non è limitato al fumetto ma si estende a tutta la cultura.
E' una passione che ho fin da bambino, e che si è sviluppata da adulto, tanto da farmi diventare, ad esempio, un maestro di judo per bambini. Sto affrontando un progetto che è, per l'appunto, un mio antico sogno: realizzare un manga su judo. L'idea non nasce come esigenza narrativa, ma proprio dal desiderio di far conoscere la bellezza di questo sport come disciplina educativa. La storia si chiamerà "The Promise", della quale sono autore anche della sceneggiatura e dei dialoghi. Verrà pubblicata dall'editore Mangasenpai che lo tradurrà in quattro lingue, giapponese comprese. Un aspetto per me molto interessante è che sono riuscito ad ottenere la collaborazione e il patrocinio di una marca di abbigliamento sportivo e da lotta, che si chiama Green Hill. E' stata una grande soddisfazione. Io mi auguro attraverso questo libro che le persone possano avvicinarsi a uno sport olimpico che non è solo bellissimo, ma educativo. In Italia, pur essendo pochi i praticanti di livello rispetto a paesi dove è molto diffuso come Giappone o Brasile, abbiamo avuto grandi campioni come Pino Maddaloni, Ylenia Scapin, Roberto Meloni, Ezio Gamba, il grande Francesco Bruyere, la Rosalba Forcinniti, Elio Verde e molti, molti altri.


1 commento:

  1. Ottimo artista di questa particolare espressione, dona sempre ai suoi disegni un anima che si esprime come un filo per tutta la graphic novel. Grazie.

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