mercoledì 22 novembre 2017

Vastu e Feng-Shui - La dimora interiore


Dopo mesi che meriterebbero tre saggi filosofici, due romanzi autobiografici e un poema lirico-introspettivo per essere degnamente raccontati, mi ritrovo qui a parlare di un argomento di cui, per mera coincidenza, avevo parlato esattamente un anno fa (QUI).
Le sincronicità, da sempre, governano queste deliranti colonne.
Buona Lettura!

Abbiamo già affrontato in più occasioni i libri di Valentino Bellucci (QUI e QUI), studioso attento e versatile la cui ricerca ruota attorno alla dimostrazione del primato della cultura vedica, come origine e ispirazione di tutta la cultura esoterica nelle diverse tradizioni successive.
Nella sua vasta e prolifica produzione, abbiamo trovato molto interessante il suo testo Vastu- L'antica scienza indiana dell'architettura (Enigma Edizioni) un'ottima introduzione a una delle più affascinanti discipline di applicazione pratica di principi spirituali nella vita quotidiana.
Citiamo le parole precise di Bellucci: "Per millenni la scienza sacra dell'architettura ha reso un grande servizio all'umanità. Dal tempio alla cattedrale ogni forma geometrica aveva una particolare risonanza che formava una certa armonia tra la psiche individuale e la terra stessa. Energie che oggi la maggior parte degli studiosi ignora, venivano equilibrate attraverso una sapiente costruzione degli edifici, e da quel particolare equilibrio la vita dell'essere umano traeva forza per una vita sana e colma di successo interiore ed esteriore.".
Troviamo definitive le considerazioni successive, ispirate al nitore di una saggezza primordiale: "Oggi molte persone soffrono a causa di un abitare del tutto deformante, a causa di un'edilizia folle che ha un solo scopo: vendere scatole di cemento. Ma la casa è un luogo sacro e sacro dovrebbe essere l'intero processo di progettazione e costruzione".
Bellucci squaderna la sua dettagliata erudizione in un volume comunque agile (un centinaio scarso di pagine) elencando le connessioni sottili e zodiacali che regolano, o dovrebbero regolare, un'abitazione costruita e arredata secondo le antiche regole vediche.
Vorremmo ricordare le parole conclusive del testo, che sottoscriviamo pienamente: "il padrone di casa dovrebbe invitare la Dea Lakshmi ad abitare la propria dimora: essa è il divino femminile, Madre Natura e la Dea della fortuna. Ecco una sua immagine che non dovrebbe mai mancare nella nostra casa:


Invito il lettore a ricordare che la casa è materna, è simbolo del grembo che ci ha dato vita e che continua a darci vita e fortuna, a patto che ognuno riesca a onorare il divino femminile che si trova in noi e nel cosmo".

Visione differente anche se apparentemente simile rispetto al Vastu è quella del Feng Shui, di cui abbiamo già parlato su questo blog.

L'esplorazione degli elementi comuni (rapporto con i 5 elementi, armonia interiore/esteriore, scoperta del potere energetico dei luoghi) e delle divergenze (gli elementi sono cinque ma differenti, il Vastu si concentra sulla necessità di rinnovamento energetico del luogo, il valore del Nord è diverso nelle due dottrine) pretenderebbe un libro a parte.

Ci limitiamo a segnalare per un approfondimento consapevole l'incontro con Marta Cristina Ceccarelli, che al tema ha dedicato una pagina Facebook, presso la libreria Passaparola di Roma, a Via della Balduina, 122, Domenica 25 Novembre alle ore 17.30.