domenica 10 agosto 2014

La GRRRzetic è morta! Viva la GRRRz!!!




C'è  innegabilmente un che di simbolico nella data scelta da Andrea Benei e Silvana Ghersetti per segnare la trasformazione, o meglio la morte e  rinascita, di una delle case editrici feticcio del fumetto italiano indipendente.
Il 10 Agosto, la notte di S.Lorenzo, la notte delle stelle cadenti: il momento dei sogni,  l'attimo in cui si esprimono i desideri più profondi. E in cui speriamo, sospesi tra la magia infantile della speranza e la maturità interiore della risoluzione, che si avverino.
 Il viatico migliore per una rinascita.


La GRRRzetic ha rappresentato nei suoi otto anni di vita molto più che un semplice marchio editoriale.
 È stata il teatro d'esordio, la rampa di lancio per alcuni dei più importanti autori contemporanei, il rifugio e il laboratorio per giovani artisti geniali, alieni o allergici alle logiche mainstream.
Se guardo attorno nella stanza dove sto scrivendo, ritrovo quel nome stampato su alcuni dei volumi  che ho più apprezzato negli ultimi anni.
A partire da Trama di Ratigher, al quale dedicammo su queste colonne una recensione che ci meritò improvvisamente l'attenzione di tanti addetti ai lavori (QUI), e che scatenò in seguito un vero e proprio dibattito esegetico-filosofico (QUI); passando per il, da noi, apprezzatissimo Corpicino di Tuono Pettinato, volume che abbiamo seguito dalla pubblicazione (QUI la recensione) fino alla consacrazione didattica come testo universitario (QUI);


per arrivare a un testo sul quale non ho mai scritto, ma che ha sempre attratto la mia attenzione: Lezioni di Anatomia di Nicolò Pellizzon, un libro in grado di dare dignità e fascino a tematiche malsane e decadenti, rese in passato grottescamente caricaturali dalla letteratura scapigliata, con grande rigore estetico, un piccolo portento formale, messo a fuoco anche grazie ad un utilizzo accorto di figure archetipiche che, per quanto a una prima lettura ci sia apparso decorativo e non corrispondente a un messaggio simbolico, ci ha ricordato suggestioni degne di Aubrey Beardsley (per quanto fin dal titolo si evochi il sommo Rembrandt).

Questo solo per citare tre tra i numerosi volumi memorabili stampati dalla GRRRzetic.



Veniamo al presente, gravido di aspettative, e al futuro, che speriamo le conduca tutte a soddisfacente compimento.
Non vorrei apparire parziale o troppo entusiasta, ma il carnet di possibilità offertoci è quantomeno stimolante.
In QUESTA intervista su FUMETTOLOGICA, Andrea e Silvana ci illustrano la struttura della nuova casa editrice, da pochi minuti lanciata sul sito www.grrrz.com.
Silvana è la consueta esplosione di spontaneità, passione artistica e umorismo, ben presente a chi la conosce.
A lei abbiamo chiesto un bilancio dell'esperienza passata, mentre con Andrea abbiamo esplorato l'ampliamento del potenziale editoriale della nuova esperienza.
Ora, una delle occorrenze più desiderabili in occasione delle fiere di fumetti italiane è essere intrattenuti dalla voce profonda, spontaneamente quasi "in maschera", di Andrea Benei mentre sciorina il suo dominio della storia artistica moderna.
Nell'intervista menziona due dipinti di grande rilevanza storica, a cui sono ispirate due delle cinque nuove collane che animeranno il nuovo progetto editoriale, la GRRRz Comic Art Books.


Uno è La Zattera della Medusa di Théodore Géricault, uno dei più controversi quadri dell'Ottocento francese, rinomato per la cura maniacale dei dettagli e il potente messaggio metaforico, esposto, scacciato e riconquistato al Louvre, un ponte pittorico tra neoclassicismo, influenza caravaggesca e incipiente romanticismo, che ispirò diverse genialità, da Rodin a Courbet fino addirittura a Émile Zola, che lo descrive minuziosamente nel suo capolavoro L'Assomoir.


L'altro è L'Invenzione Collettiva di René Magritte, una delle vette del surrealismo magrittiano, in cui si assiste a una celebre inversione delle parti corporee tradizionali tra donna e sirena, non a caso scelto come titolo per una collana dedicata alle artiste femminili.
Queste colte ispirazioni hanno già guadagnato la nostra attenzione e il sostegno incondizionato per le sorti della novella casa editrice.
Non possiamo che porgere i nostri migliori auguri al nuovo progetto, che possa eguagliare e superare i felici esiti di quello precedente, il quale tanto ci ha deliziato in questi anni.

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