Torniamo a parlare de Gli Scarabocchi di Maicol&mirco,la cui esegesi fluviale coincise con la genesi stessa di questo blog.
"Il fumetto meno cinico del mondo; un groppo in gola che si scioglie in risata; la stessa risata che si raggruma in groppo e ti si ferma in gola; una preghiera bianca travestita da bestemmia; il deposito non smaltibile della vita quotidiana; una manifestazione di omeopatia terminale; la coazione a ripetere di un titanismo aforistico; l’avanguardia estrema della lotta per l’emancipazione del disegno; un amuleto gnostico per sopportare l’esistenza...
Questo e altro, ma, scendendo alla radice: un modo di guardare le cose, prima, e di disegnarle, poi. Questo libro spiega tutto.".
Così, con la consueta arguta lucidità, Alessio Trabacchini nell'introduzione a questo preziosissimo volumetto targato Slow News.
Qui si impone la prima pausa riflessiva: Slow News è uno dei progetti giornalistici più interessanti degli ultimi anni. Nato, nelle parole dei fautori, per reagire al "flusso di contenuti senza senso, un flusso che ci stordiva e non ci lasciava tempo di riflettere, di capire, di assorbire informazioni", Slow News è di fatto "una piattaforma totalmente priva di pubblicità, finanziata interamente dalla nostra comunità di lettori, fondata sulla vostra fiducia, capace di produrre un flusso d’informazione più gestibile. Un flusso composto di meno contenuti, ma fatti meglio, ma anche un lavoro centrato sul contatto reale, diretto e continuo con i nostri lettori, veri e propri membri di una comunità".
Per chi volesse approfondire, ECCO il sito.
Veniamo, dunque, al progetto attuale:
Per la prima volta nella storia de Gli Scarabocchi, "Maicol&Mirco svela la ricetta delle sue creazioni e, in 64 pagine disegnate in nero su carta rossa, confessa tutti i trucchi del mestiere, aprendo il suo laboratorio e dandoti la possibilità di raccontare tutto, ma proprio tutto, con lo sguardo cinico e poetico che da sempre lo caratterizza".
Seconda pausa di riflessione: funziona, tutto sommato, come PRIMA O MAI ("il metodo di vendita più ricattatorio del web"), con cui già Maicol&mirco lanciarono il piccolo capolavoro Il suicidio spiegato a mio figlio.
Quindi, funziona così: si può prenotare QUI fino al 31 dicembre il libro in prevendita, al costo di 9,90 € e un abbonamento incluso per 3 mesi a Flow, la newsletter di Slow News che esce 2 volte alla settimana.
L'aspetto divertente è che la prevendita durerà fino al 31 dicembre. Si stamperanno solo e soltanto le copie prenotate in prevendita.
Dunque, se non si prenota entro il 31 dicembre 2018, non si potrà MAI PIÙ (come nell'anatema di Zequila) acquistare il libro.
E sarebbe davvero un peccato imperdonabile, perché in questo libro come mai prima (o, per l'appunto, mai più) Maicol&mirco non solo rivela i trucchi del suo mestiere, ma (più importante) ci consente di vedere la realtà attraverso il suo stesso sguardo.
Che poi sarebbe quello di Dio.
O meglio, quello di Dio filtrato da Maicol&mirco.
Come nel libro gli spiega bene Einstein.
Non sto scherzando: nel fumetto Albert Einstein (o meglio la formula che lo rappresenta) in tre vignette spiega il concetto di noumeno kantiano e di Vorstellung schopenhaueriana.
Perché, come spiegato nelle puntuali note redazionali di questa edizione, "Il mondo è pieno di crepe, di anelli che non tengono, di squarci che lasciano intravedere abissi vertiginosi. Ad accorgersene per primi sono i bambini poi, subito dopo, ci arriva Maicol & Mirco che con i suoi Scarabocchi blocca quelle crepe in un'intuizione, in un gesto di sintesi perfetto di inchiostro nero su carta rossa".
Poi, quando parlo di Maicol&mirco in termini di Filosofia e Fumetto ditemi che esagero, eh!
Non posso che, per l'ennesima volta, autocitarmi mentre mi autocito a mia volta nella prefazione al primo volume di ARGH!- Opera Omnia: "Perdonate, dunque, la vanità di riproporre alcune delle definizioni che ho tentato negli anni per rendere al lettore la loro ardente genialità :"“Gli Scarabocchi sono lo sputo dell'intelligenza incattivita sul volto ipocrita d'esistenza incomprensibile”. O ancora, “Sembrano un Tractatus Logicus-Philosophicus scritto da un bambino, appena resosi conto dell’inferno che è la realtà senza illuminazione.”, chiosando “A quanto pare, per mostrare i buchi del pensiero occidentale c’è voluto un vignettista oltraggioso.”."
Scusate la ridondanza di virgolette e il gioco di specchi di citazioni: tanto leggendo Gli Scarabocchi impariamo tutti la vanità dell'ego e del linguaggio.
Nessun commento:
Posta un commento