venerdì 11 aprile 2014

Intervista a Paolo Raffaelli + articolo su "I Combattenti" su FUMETTOLOGICA





Pur non essendo un adepto del culto bonelliano, nei tempi recenti, ho avuto occasione di leggere con grande piacere due albi della collana "Le Storie" che hanno attratto la mia attenzione.
Uno è "I Fiori del Massacro", di Recchioni e Accardi, di cui abbiamo parlato QUI.

L'altro è "I Combattenti" disegnato da Paolo Raffaelli su testi di Luigi Mignacco, di cui abbiamo parlato QUI.

Mi hanno colpito molto i disegni di Raffaelli, capace di descrivere con pochi segni un'atmosfera peculiare e mille volte già raccontata, appunto, con una nuova forza.
Il volto del soldato Madison a volte appare uno scorcio di bellezza pasoliniana, il pilota D'Arcy in un sorriso sardonico rivela più di un saggio sociologico sul conflitto fra le classi sociali in Inghilterra.
Espressioni che avrebbero potuto essere inserite in una storia di Cavalieri Templari o in un documentario sui The Clash.
Proprio perché lo sguardo dell'artista non è stato sedotto dalle sirene della mera ricostruzione storica, ma ha scavato negli istinti, nelle reazioni umane, eterne e per questo sempre attuali.

Paolo Raffaelli

Del resto, il disegnatore pare avere il senso dell'avventura, dell'arte, della ricerca e del rischio gloriosamente iscritto nel DNA.
Il personaggio straordinario raccontato in QUESTO articolo è suo zio carnale.

Abbiamo avuto anche l'occasione di conversare con Paolo nella rubrica #tavolidadisegno su Fumettologica.
L'intervista la trovate QUI.
Buona Lettura!

P.S.
I numerosi articoli e interviste legati al mondo del fumetto stanno prendendo molto spazio nel blog, che nasceva in realtà come dedicato ad altri argomenti (letteratura, filosofia, musica, spiritualità).


Prometto che dal prossimo mese, accanto alle comunicazioni sugli articoli pubblicati su Fumettologica e Linkiesta, torneranno gli articoloni infiniti di approfondimento delirante che molti di voi lettori apprezzano e ci chiedono!

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